I nuovi avvisi di pagamento per contributo di bonifica terreni (codice 630), e per contributo di manutenzione degli impianti di irrigazione (codice 648) che i proprietari di terreni agricoli continuano a ricevere da parte dei consorzi di bonifica mettono in seria crisi tutto il comparto agricolo.
Questo potrebbe essere il definitivo colpo del k.o. ad un settore già penalizzato dalla malattia degli olivi “xylella”.
Al governo regionale chiediamo un immediato e definitivo intervento affinchè i consorzi di bonifica erogano servizi di bonifica sui terreni, comincino a programmare e progettare opere di bonifica
La Presidenza provinciale UNSIC di Lecce, che già in passato aveva chiesto una radicale riforma dei consorzi di bonifica, si era opposta al pagamento del suddetto tributo, ha attivato presso le proprie sedi comunali e zonali il servizio a difesa dei cittadini per la presentazione del ricorso avverso i suddetti avvisi di pagamento con richiesta di annullamento, ritenendoli privi di fondamento e nulli in quanto privi dei necessari elementi di verifica.
Non è possibile chiedere il pagamento di tributi consortili senza far conoscere nel dettaglio i servizi effettivamente resi e la loro concreta utilità.
La giurisprudenza con diverse sentenze ha statuito che in tali avvisi, per giustificare la richiesta di pagamento del tributo, dovevano essere specificati gli interventi effettuati ed i relativi benefici subiti dagli immobili. La Corte Costituzionale con sentenza n. 188 del 10 ottobre 2018 ha stabilito: “Nel caso dei contributi consortili di bonifica, il beneficio per il consorziato-contribuente deve necessariamente sussistere per legittimare l’imposizione. La Commissione Tributaria Provinciale di Lecce con sentenze del 2019 e del 2020 ha accolto i ricorsi dei ricorrenti annullando i relativi avvisi di pagamento.
E’ assurdo pensare che un cittadino debba pagare un contributo di bonifica del terreno dove non risulta essere stata effettuata alcuna bonifica.
Riteniamo che tenuto conto dell’importo riportato sull’avviso di pagamento il cittadino può presentare una prima istanza in autotutela direttamente alla direzione del consorzio, eventuale ricorso al giudice di pace oppure avverso le cartelle esattoriali alla commissione tributaria.
Tutti i Sindaci della provincia sono invitati a far sentire la loro voce in difesa dei propri concittadini.
Il Sindacato UNSIC chiama tutti gli agricoltori alla mobilitazione contro gli avvisi di pagamento, per una concreta riforma dei consorzi di bonifica.
Cordiali saluti.
IL PRESIDENTE PROVINCIALE
PEPPINO DE LUCA