Possono accedere al Reddito di Dignità regionale tutte le persone e le famiglie residenti in Puglia da almeno dodici mesi alla data di presentazione della istanza, che si trovino in una condizione di fragilità socioeconomica. Possono beneficiare del reddito di dignità anche i cittadini comunitari ovvero cittadini stranieri in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo. I beneficiari sono individuati sulla base dell’analisi di una serie di requisiti, come la situazione reddituale e patrimoniale della famiglia, alla presenza di figli minori, la durata del periodo di assenza di occupazione o di esclusione dal mercato del lavoro e la condizione abitativa. La situazione reddituale e patrimoniale ha come riferimento il reddito ai fini ISEE, e viene stabilita una soglia pari ad euro 3.000 di ISEE.
L’importo riconosciuto a titolo di Reddito di Dignità regionale viene determinato in base a diversi fattori, come reddito disponibile e situazione patrimoniale del richiedente e del suo nucleo familiare, composizione del nucleo familiare, condizione abitativa. In prima applicazione l’ammontare mensile del Reddito di Dignità regionale non potrà superare l’importo di 600 euro erogabile per un nucleo familiare con 5 componenti, limite massimo che è rimodulato per le famiglie di diversa composizione applicando la scala di equivalenza ISEE.
La durata massima del contributo monetario è di 12 mesi, ferma restando la possibilità di rientro nel percorso di inclusione sociolavorativa e di sostegno al reddito dopo un periodo di sospensione dall’ultimo beneficio percepito.
La domanda di accesso alla misura deve essere presentata dai richiedenti, tramite una piattaforma unica regionale, al Servizio sociale dei Comuni territorialmente competenti, mediante apposito modello contenente dichiarazioni sostitutive di certificazioni e dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà, di cui agli articoli 46 e 47 del DPR n. 445/2000 attestanti il possesso dei requisiti previsti per l’accesso alla misura, e tramite apposita piattaforma telematica.
Il beneficiario del Reddito di Dignità regionale è obbligato alla sottoscrizione di un patto individuale, che comporta l’adesione a uno specifico percorso di tirocinio per l’inserimento socio-lavorativo per la propria attivazione. Il beneficiario della misura ha l’obbligo di comunicare tempestivamente al Servizio sociale del Comune dove ha presentato domanda ogni variazione migliorativa della situazione economica del nucleo familiare, nonché ogni modifica nella propria posizione lavorativa.
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